12
Lug

La Politica Agricola Comune dopo il 2027

In Commissione agricoltura abbiamo votato la relazione di iniziativa parlamentare sulla Pac post-2027, in cui abbiamo detto un chiaro “no” a qualsiasi ipotesi di accorpamento del budget attuale in un fondo unico da parte della Commissione europea.

Abbiamo chiesto che i fondi arrivino a chi davvero coltiva la terra, ottenendo che accanto al sostegno per ettaro siano destinate maggiori risorse ai giovani, alle donne e alle piccole e medie imprese nelle aree interne e rurali.

Diverse le conquiste socialiste: filiere eque e misure anti-sottocosto, benessere animale, etichettatura trasparente. E al cuore del nostro impegno resta la condizionalità sociale. Ho visitato insieme ai sindacati italiani ed europei Borgo Mezzanone, dove circa 5 mila migranti vivono in baracche incandescenti senza acqua né servizi igienici, vittime del caporalato. Da queste terre di sfruttamento abbiamo continuato a scandire una richiesta netta: nessun finanziamento Pac senza tutele per i lavoratori.

La sfida climatica è e resta una priorità: respingiamo qualsiasi tentativo di mettere in discussione le aree Natura 2000 o riaprire la Direttiva Habitat. Negare la crisi climatica è irresponsabile. La Pac post-2027 per noi deve essere giusta e sostenibile, capace di coniugare sviluppo agricolo, dignità del lavoro e protezione dell’ambiente.


Camilla Laureti