Con 393 voti favorevoli, il Parlamento europeo ha approvato il testo di indirizzo alla Commissione sul futuro dell’agricoltura e della Politica Agricola Comune post-2027. Un documento importante che invia alla Commissione un messaggio chiaro. Il Parlamento ha detto no al definanziamento della PAC all’interno del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale e no all’accorpamento delle risorse destinate al settore agricolo con quelle stanziate per la coesione e le politiche sociali.
Al tempo stesso, il Parlamento si è detto favorevole ad attuare un primo passo per il superamento dei pagamenti diretti basati sull’ettaro e favorevole a destinare maggiori fondi agli agricoltori più vulnerabili, alle aziende agricole a gestione familiare, alle PMI, ai giovani e alle agricoltrici, nonché alle pratiche sostenibili.
Nell’impegno che abbiamo dedicato a questo testo fondamentale per il settore primario, come Socialisti e Democratici abbiamo cercato di difendere dall’attacco delle destre due principi imprescindibili per garantire il futuro dell’agricoltura europea: la sostenibilità ambientale e quella sociale, secondo una visione che abbiamo tracciato anche nel position paper recentemente approvato.
Con questo documento (qui il link per leggerlo) delineiamo la prossima PAC partendo dalle esigenze dei cittadini: cibo sicuro, di alta qualità e a prezzi accessibili; un bilancio forte, che garantisca equità per agricoltori e lavoratori agricoli, sicurezza alimentare e un deciso impegno per il clima e la tutela della natura.
Vengono messe in risalto misure quali il rafforzamento dei pagamenti diretti — sempre vincolati a condizionalità e maggiormente mirati ai bisogni reali —, il sostegno a piccole e medie imprese agricole, a giovani, donne e nuovi agricoltori, nonché la creazione di strumenti come una riserva di crisi rafforzata e un fondo per la transizione equa dell’agricoltura.
Con questa posizione intendiamo non solo rispondere alle difficoltà immediate — redditi bassi, costi crescenti, concorrenza globale non equa — ma tracciare la strada per una PAC che sia davvero strategica e inclusiva. Lavoreremo perché questa visione si traduca in misure e politiche concrete che facciano la differenza per l’Europa rurale e per la filiera agroalimentare, e che costruiscano un modello agricolo europeo competitivo, inclusivo e radicato nei valori della solidarietà e della sostenibilità.